30 marzo 2012

Sull'orientazione rituale


Nel cristianesimo, fin dai primi secoli, ha sempre avuto una grandissima importanza quella che può essere chiamata "l'orientazione rituale", cioè la "direzione" verso la quale i fedeli si rivolgevano per pregare e per partecipare ai riti sacri. Come è noto, le chiese di epoca Medioevale erano orientate nella direzione Est-Ovest, e avevano sempre l'abside rivolta verso Est. Chiaramente la motivazione di questo orientamento è prima di tutto di carattere simbolico: ad Est infatti sorge il Sole, la cui luce ("visibile") può essere considerata un simbolo della luce "invisibile" e spirituale. Inoltre, come scrive Jean Hani ne Il simbolismo del Tempio cristiano, questa disposizione fa sì che la porta principale d'ingresso sia situata ad Ovest, a ponente, "nel punto di minore luminosità, che simboleggia il mondo profano o, ancora, la regione dei morti. Entrando verso la porta e avanzando verso il santuario si va incontro alla luce; è una marcia sacrale [...] come un cammino che rappresenta la  «via di salvezza» che conduce verso la «regione dei vivi», «la città dei santi» dove brilla il sole divinino".


Bisogna tener presente anche che tradizionalmente ad Oriente viene sempre posto il Paradiso terrestre, luogo sia materiale che spirituale al quale, grazie a questa orientazione, ci si ricollega simbolicamente. Anche San Tommaso dice che uno dei motivi per cui "noi adoriamo verso Oriente" è che stando ai Settanta, il Paradiso terrestre era collocato ad Oriente, come se cercassimo di ritornarvi con la preghiera (Summa Theoligiae II - II, quaestio 84, art. 3). Sempre San Tommaso spiega inoltre che il Paradiso terrestre viene collocato ad Oriente perché questa è tradizionalmente la parte più nobile del mondo: "Essendo l'Oriente la parte destra del Cielo, come scrive il Filosofo, ed essendo la destra più nobile della sinistra, era conveniente che il Paradiso terrestre fosse collocato nella parte orientale" (Summa Theologiae, I, quaestio 102, art. 1). Si può notare ancora che Cristo stesso, che è "la luce del mondo", è chiamato dal profeta Zaccaria "Oriente", e sempre da Oriente è atteso il suo ritorno. 

E se in quest'ottica l'Oriente ha un'accezione positiva, l'Occidente diviene inevitabilmente la "parte oscura". Non è certo un caso dunque se, secondo le interpretazioni più tradizionali di alcuni testi antichi, è ad Occidente - e più precisamente nel continente Atlantideo - che apparve per la prima volta la "contro-iniziazione". Non sarebbe nemmeno un caso il fatto che il Paese che può essere considerato "il più occidentale di tutti" - gli Stati Uniti d'America - sia anche quello che è nato senza una tradizione sacra... ed anzi è il luogo dove, più di ogni altro, si sono diffusi i più grandi abomini pseudo-spirituali.